Benvenuto

Benvenuto nel sito “Insangodenzo”, questo sito raccoglie tutte le informazioni sugli operatori turistici, attività commerciali, artigiani e piccoli produttori agricoli, news curiosità e quant'altro riguarda gli eventi nel comune di San Godenzo.

IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

lunedì 19 febbraio 2018

Il Parco e il Soccorso Alpino Toscana ed Emilia-Romagna ancora insieme per garantire la sicurezza degli escursionisti

Il Parco e il Soccorso Alpino Toscana ed Emilia-Romagna ancora insieme per garantire la sicurezza degli escursionisti

L’ormai storico sodalizio che lega l’Ente Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e le stazioni Monte Falterona e Monte Falco, rispettivamente del SAST e del SAER, è stato rinnovato negli scorsi giorni per altri tre anni.
La convenzione denominata “Progetto Parco Sicuro” ha concretizzato la collaborazione che da sempre c’è tra le stazioni del CNSAS e l’Ente Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.
Come dice la convenzione firmata da entrambe le parti, l’obiettivo comune è quello di “concorrere alla progettazione e creazione di un sistema integrato e completo di sicurezza e prevenzione.”
Tale obiettivo viene attuato tramite l’impegno da parte dei volontari del CNSAS nel portare soccorso ad eventuali persone in pericolo o infortunate e ad effettuare ricerche di dispersi sul territorio del Parco.
Allo stesso tempo verrano realizzati incontri formativi, iniziative e giornate di esercitazione al fine di “fare prevenzione”; i rischi possono essere di fatto controllati attraverso la conoscenza dell’ambiente, delle proprie capacità psico-fisiche, delle tecniche e delle attrezzature necessarie.
Questo lavoro in simbiosi vuole creare una concreta comunicazione tra le parti in causa ed incentivare la sicurezza in ambiente montano.