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Benvenuto nel sito “Insangodenzo”, questo sito raccoglie tutte le informazioni sugli operatori turistici, attività commerciali, artigiani e piccoli produttori agricoli, news curiosità e quant'altro riguarda gli eventi nel comune di San Godenzo.

IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

lunedì 1 gennaio 2018

L’Ecomuseo del Casentino prepara un programma di iniziative alla riscoperta delle tradizioni rituali Casentinesi legate al passaggio dal vecchio al nuovo anno.

L’Ecomuseo del Casentino prepara un programma di iniziative alla riscoperta delle tradizioni rituali Casentinesi legate al passaggio dal vecchio al nuovo anno
Per i primi di gennaio è già pronto un ricco calendario di rievocazioni ed eventi in vari paesi della vallata, ma già sabato 16 dicembre è stato  proposto, a Cetica (Castel San Niccolò) presso l’Ecomuseo del Carbonaio un incontro sul tema “A cosa servono i vecchioni?”, momento di riflessione, confronto e festa sul ruolo sociale e culturale delle tradizioni rituali per il passaggio al nuovo anno  in Casentino
Una presentazione della mostra fotografica documentaria su “Cenavecchia, Befane e Vecchioni. Tradizioni rituali itineranti in Casentino e in Val di Sieve”. L’esposizione illustra le iniziative giunte dalle tradizioni del passato fino ai nostri giorni, e come spesso accade nello stile dell’Ecomuseo, propone incontri e confronti con altre realtà simili della nostra penisola. Andrea Rossi (EcoMuseo del Casentino UCMC) introduce il dibattito “Dalle sorgenti dell'Arno al Delta del Po passando per la Maremma”, con Marco Magistrali del Centro di Ricerca de La Leggera. A seguire Incontro/conversazione con i gruppi e le associazioni impegnati nelle azioni di trasmissione di alcune delle ritualità invernali: I Vecchioni di Montemignaio e di Cetica (Castel San Niccolò), la Cenavecchia di Badia Prataglia (Poppi), la Befana dei Rioni a Soci (Bibbiena), la Befana della Banda di Bibbiena, il Chiù Chiù di Chitignano, il Befanone di Moggiona (Poppi), il Funerale di Cecco a Castagno d’Andrea (San Godenzo).
“Queste realtà non sono solo un patrimonio di storia e cultura locale”, dice Eleonora Ducci, Sindaco di Talla e assessore alla cultura presso l’Unione dei Comuni, “Sono esempi di socializzazione, di custodia di valori tradizionali, presso realtà di solito piccole e marginali che ancora sono capaci di sfuggire alla logica delle massificazioni e delle omologazioni dei gusti e dei comportamenti. Di questi tesori per nostra fortuna in Casentino siamo ancora ricchi, e anche se rappresentano un patrimonio immateriale sono il segno di comunità vive e mature, portatrici sane di una forma di campanilismo che è più moderna di quanto si creda”.